Nonostante le premesse dei primi giorni, tuttavia, gli indici azionari hanno registrato un modesto rialzo. L’ S&P500 ha chiuso in positivo per il quarto mese consecutivo, con le Magnifiche 7 che hanno contribuito negativamente alla performance sottoperformando il resto del mercato per il secondo mese consecutivo.
All’interno degli indici prosegue la rotazione settoriale iniziata luglio, con un movimento che beneficia i temi difensivi, come i consumer staples, e quelli sensibili ai tassi di interesse, come real estate, finanziari ed utilities.
Positiva la performance anche per le obbligazioni governative, grazie ad aspettative di tagli dei tassi più aggressivi di quanto scontato fino a luglio, a causa del peggioramento del mercato del lavoro. Cambio di aspettative che, tra l’altro, ha indotto un indebolimento del dollaro americano sui cross principali. Nelle materie prime sono proseguiti il rafforzamento dell’oro e la debolezza del petrolio, in un contesto positivo per quelle industriali ed agricole.
Abbiamo ridotto, e poi progressivamente incrementato, l’esposizione netta alle azioni (+18%), con acquisti in USA (+10%), Europa (+4%) e Australia (+15%) e vendite in Canada (+3,5%) e Giappone (-8%). A livello settoriale abbiamo incrementato Information technology (+6%) e consumer staples (+2%) riducendo finanziari (-4,5%), industriali, farmaceutici e consumer discretionary (1% ognuno). Nelle obbligazioni abbiamo aumentato l’esposizione alle obbligazioni governative Investment Grade (+8%) e ridotto quelle corporate (-1,5%), con un marginale aumento della duration del portafoglio obbligazionario da 0,7 a 1 anno.
Nelle materie prime abbiamo aumentato il peso del rame (+1,7%) e nelle divise quello di euro (+20%) e dollari (+10%) riducendo in particolare sterline e franchi svizzeri.